Tenere sotto controllo il consumo di sale aiuta a prevenire malattie dell’apparato cardiovascolare gravi come l’ipertensione, l’infarto e l’ictus cerebrale.
Il sale, quello che si usa regolarmente in cucina per insaporire, è un minerale indispensabile per il funzionamento delle cellule nervose e del cuore. Pur essendo indispensabile per il nostro organismo, utilizzarne troppo provoca un innalzamento stabile della pressione del sangue (ipertensione) che ha conseguenze gravi sulle arterie, sul cuore e sul cervello.
Il rischio di incorrere in malattie dell’apparato cardiovascolare aumenta con il passare degli anni, va da sé che ridurre l’uso di sale nella vita di tutti i giorni aiuta a diminuire questa possibilità.
I risultati delle ricerche eseguite sull’impatto del consumo di sodio hanno modificato le linee guida in vigore sull’argomento fino ad oggi: la soglia giornaliera di sodio da non superare per chi è in buona salute è scesa a 2.3 gr! Mentre chi soffre già di pressione alta dovrebbe ulteriormente ridurre il consumo a 1.5gr al giorno (circa un quarto della dose tollerata fino ad oggi, che equivaleva a un cucchiaino da the al giorno).
Ridurre il consumo di sodio però non vuol dire solo diminuire la dose di sale consumato per insaporire i cibi, bisogna fare anche attenzione a quello “nascosto” all’interno dei cibi precotti o confezionati.
Per evitare quest’insidia ci sono alcuni consigli che sarebbe utile seguire:
• Cucinare a casa in modo da riuscire a tenere sotto controllo il quantitativo di sale utilizzato.
• Sostituire il sale da cucina con nuovi gusti come per esempio spezie, aromi dell’orto e erbe fresche.
• Fare sempre attenzione agli ingredienti presenti all’interno dei cibi che compriamo già confezionati (zuppe, affettati, cibi in scatola o precotti) ed evitare quelli con un alto contenuto di sodio.
• Ridurre il consumo di pane, patatine, snacks e crackers che anche quando non sembrano salati hanno un contenuto di sale nascosto.
• Intensificare il consumo di cibo sano, frutta e verdura fresca