Le donne sono curiose, attente, determinate e sempre alla ricerca della giusta risposta. Una capacità che permette loro di prendersi cura di sè e degli altri. Questa attitudine è la chiave per guadagnare un vantaggio sul controllo dei fattori di rischio modificabili correlati alle malattie cardiovascolari. Nessuno dovrebbe sottovalutare i rischi, ma in particolare le donne non possono trascurare la prevenzione delle malattie causate da Trombosi, che colpisce il doppio dei tumori della mammella. La prevenzione è sempre la scelta migliore. Abbiate cura di voi stesse, ad ogni età.
Prima dei 30 anni fattori di rischio più o meno conosciuti possono mettere in pericolo il cuore delle donne, anche in giovanissima età. La gravidanza e la pillola contraccettiva possono “mettere in disordine” il sistema della coagulazione del sangue e far emergere una eccessiva tendenza del sangue a coagulare (assetto trombofilico). Il fumo di sigaretta aumenta il livello di alcuni fattori procoagulanti e contribuisce ad ossidare le pareti delle arterie. Sovrappeso e obesità possono rallentare la circolazione venosa delle gambe e predispongono a diabete e ipertensione. Il rapido aumento delle masse muscolari, soprattutto per i muscoli delle spalle e nelle atlete, possono provocare Trombosi delle vene dell’arto superiore. L’inattività fisica può causare invece sovrappeso e quindi aumentare la probabilità di malattie vascolari.
Gli anni che passano usurano il nostro corpo, tanto più velocemente quanto peggio lo abbiamo trattato. Fra i 30 e i 45 anni 25 donne su 100 sviluppano ipertensione, e spesso non lo sanno, semplicemente perché non pensano di misurarla.
Se l’ipertensione viene identificata presto, può essere corretta con interventi sullo stile di vita, senza ricorrere ai farmaci: meno sale nei cibi, meno sovrappeso, niente fumo, più attività fisica aiutano a normalizzare la pressione. Ricordiamo che dopo i 35 anni il peso nelle donne aumenta e sovrappeso e obesità aumentano il rischio di malattie delle arterie. Perché? Il livello degli estrogeni nel sangue si riduce progressivamente, la pigrizia tende a far mangiare di più, il metabolismo rallenta, la massa muscolare diminuisce e aumenta quella grassa.
Dopo i 45 anni modificare i fattori di rischio diventa essenziale, non solo consigliato. La donna in menopausa ha un rischio vascolare uguale a quello dell’uomo, ma spesso è impreparata, per essere stata protetta durante la vita fertile dagli ormoni naturali prodotti dall’organismo, e soprattutto spesso sottovaluta i sintomi sospetti perché meno evidenti nella donna. Contro l’invecchiamento naturale siamo impotenti, ma possiamo intervenire prestando attenzione alla “manutenzione” del nostro corpo: controllo del peso, della pressione, della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi, della funzione del cuore, del fumo.