Vitamine e Cuore

TROMBOSI DALLA A ALLA Z
Vitamine e Cuore

Le vitamine prese sotto forma di supplementi possono ridurre il rischio di infarto del miocardio? Non è ancora chiaro, purtroppo. Ė invece certo che nessun tipo di vitamina è in grado di proteggere il cuore se non si accompagna al controllo degli altri fattori di rischio che compongono la squadra dei nemici del cuore: alimentazione sbilanciata ricca di grassi saturi e calorie, fumo, sovrappeso e diabete.

Le vitamine A ed E possono essere utili ma non è ancora dimostrato che siano davvero efficaci in modo determinante nel proteggere il nostro cuore dall’Infarto, nonostante i numerosi studi epidemiologici svolti nel corso degli ultimi anni e che hanno preso in esame migliaia di pazienti per lunghi periodi, tanto che l’American Heart Association non include l’assunzione di vitamina E fra i provvedimenti necessari per prevenire l’Infarto.

Anche la vitamina D sembra avere un effetto benefico sulla salute del nostro cuore e delle nostre arterie, ma non è ancora dimostrato che sia determinante se assunta sotto forma di supplementi. In attesa di risultati più concreti e definitivi, nel frattempo possiamo cercare di avere livelli normali di vitamina D nel sangue consumando cibi che ne siano ricchi o esponendoci al sole, che inducono la produzione di vitamina D da parte delle cellule della pelle, ovviamente proteggendoci con creme no dalla parte pericolosa dei raggi solari.

Nelle donne in gravidanza è invece indispensabile normalizzare i livelli di vitamina D fondamentale per la salute delle ossa della madre e del bambino, con dosi appropriate che riportino i livelli alla sufficienza e non oltre.

Cogliamo questa occasione per ricordare che le vitamine D, E e A, sono liposolubili: significa che devono essere assunte a fine pasto, quando i Sali biliari prodotti dal fegato e accumulati nella colecisti vengono spremuti nel duodeno e creano un ambiente “naturalmente” adatto e con un cucchiaino di olio di oliva crudo altrimenti non arrivano a destinazione nelle cellule e vengono sprecate.

Le persone che hanno la fortuna di essere sane e non hanno avuto incontri ravvicinati con malattie da Trombosi come l’Infarto del miocardio possono prendere supplementi vitaminici se convinte che possano aiutare: ma nessuno oggi può credere di poter affidare ai soli supplementi vitaminici la cura del proprio cuore e la responsabilità della salute di cuore arterie e cervello.

D’altra parte, nessuno di noi userebbe male la propria auto nuova, nè aspetterebbe che sia distrutta prima di farle fare controlli periodici dal meccanico: e noi, valiamo forse meno di un’auto? Usare il nostro corpo con intelligenza e periodicamente sottoporlo a un tagliando non è poi così complicato, forse basta rifletterci per capirlo e decidere come averne cura.

Corriamo dunque il rischio di imbrogliarci da soli, se assumiamo vitamine sotto forma di supplementi, per tacitare la nostra coscienza e non dover affrontare qualche sacrificio in termini di alimentazione sana e attività fisica e rinuncia al fumo?

La migliore soluzione, in attesa di dati più certi che studi in corso e futuri potranno fornirci, è cercare di riconsiderare con onestà il nostro stile di vita, rimodulando il nostro modo di nutrirci, aumentando il consumo di frutta e verdura a cinque porzioni al giorno come raccomandato dalle linee guida internazionali, due cucchiai di olio di oliva crudo e piccole quantità di noci e mandorle ogni giorno, due porzioni di pesce alla settimana, cereali integrali, almeno tre sessioni di 40 minuti ciascuna di attività fisica aerobica moderata ogni settimana, ed eliminare definitivamente il fumo di sigaretta.

E fare ogni tanto un passaggio davanti allo specchio per dare un’occhiata alla nostra forma fisica, con un metro morbido da sarta che ci permetta di misurare il nostro giro vita: è un punto di partenza e ci racconta come stiamo più di tanti esami costosi.

Nessuno può avere cura del nostro corpo più di noi stessi, che con scelte intelligenti e responsabili possiamo evitare almeno le malattie da Trombosi che sono evitabili in un caso su tre.

Noi di ALT abbiamo cominciato a dirlo trent’anni fa, siamo nati per questo: e per questo continuiamo a dirlo ancora: e continueremo a dirlo, perché nessuno un giorno possa dire “…io non lo sapevo”.

È la nostra missione, per il bene di tanti.

Fonte Mayo Clinic

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