Il Trombo nelle vene è più ricco di fibrina, si forma lentamente, spesso nell’arco di settimane, tende soprattutto a estendersi all’interno delle vene risalendo verso il cuore e verso i polmoni.
Quando si forma in una vena ostacola il ritorno del sangue verso il cuore e uccide le cellule per ipossia, mancanza di ossigeno, perché il sangue che ristagna non ha riserve di ossigeno da cedere alle cellule.
Le malattie da Trombosi venosa sono: Trombosi venosa profonda o TVP, flebite o TVS o tromboflebite, Trombosi dei seni venosi cerebrali, Trombosi della vena porta, della vena cava, delle vene epatiche, Trombosi venosa della accutane retina, Embolia polmonare causata da frammenti di trombo (emboli), che è la complicanza più grave della Trombosi venosa.
TROMBOEMBOLIA POLMONARE
Sia che si formi nelle vene sia nelle arterie, il Trombo può sempre liberare frammenti chiamati emboli che, con la circolazione del sangue, raggiungono territori e organi lontani da quello in cui si sono formati. Trombosi venosa ed Embolia Polmonare sono strettamente collegate: quando un Trombo si forma in una vena, rilascia Emboli che arrivano al polmone e causano Embolia Polmonare. Impariamo a
chiamarla correttamente: Tromboembolia polmonare.TROMBOSI VENOSA PROFONDA
In termini tecnici TVP è la conseguenza di un trombo che ostacola il passaggio del sangue in una vena, in qualunque parte del corpo. Può iniziare da vene piccole (per esempio nelle gambe le vene del piede o del polpaccio) dando sintomi sfumati, ed estendersi a vene più grandi (femorali e iliache nella coscia) dando sintomi importanti come gonfiore, dolore, incapacità di poggiare il piede a terra. La TVP si può verificare, più raramente, anche negli arti superiori (braccia), in particolare nei giovani che fanno esercizi che provocano un accrescimento rapido della muscolatura (vogatori, atleti, persone che fanno pesistica in palestra, persone che per lavoro sollecitano molto la muscolatura della spalla).
TROMBOSI VENOSA CEREBRALE
È la chiusura di una o più vene nel cervello, può dare sintomi meno gravi della Trombosi delle arterie del cervello, ma è comunque un evento grave che deve essere sospettato, diagnosticato e curato. Quali sono i fattori di rischio? Sono gli stessi delle Trombosi venose di altri distretti. Comprendono: predisposizione familiare, sovrapposizione di più fattori legati allo stile di vita o caratteristiche individuali. Alcune situazioni della vita predispongono di per sé a Trombosi: gravidanza, allettamento prolungato, viaggio aereo di più di sei ore, disordini ormonali (fisiologici o provocati da terapie). Quali sono i segnali? Difficoltà nel muovere un braccio o una gamba, diminuzione della sensibilità, sensazione di bocca storta, difficoltà nell’articolare le parole o nel comprendere quello che viene detto, perdita di una parte del campo visivo, mal di testa improvviso e molto violento, perdita di coscienza.
TROMBOSI VENOSA SUPERFICIALE O FLEBITE
La Flebite è un processo infiammatorio di solito acuto che porta alla Trombosi parziale o totale di una vena superficiale. Può essere provocata da sostanze irritanti (iniezioni endovenose), dal trauma causato da un ago (prelievo di sangue) o da malattie infiammatorie sistemiche. A volte è il primo sintomo di un problema più complesso e generalizzato.
SINDROME POST FLEBITICA
È l’insieme di disturbi che possono manifestarsi dopo una Trombosi venosa profonda: l’arto colpito resta più gonfio dell’altro, sembra più “pesante”, compaiono macchie scure sulla pelle e vene dilatate (varici). Nei casi più gravi possono comparire ulcere, spesso a livello della caviglia. I sintomi possono iniziare quasi subito dopo la Trombosi, ma più spesso si manifestano a distanza di tempo (da pochi mesi a qualche anno).
SINDROME DA CLASSE ECONOMICA
È una Trombosi che si forma di solito in una gamba e libera emboli che arrivano al polmone. La definizione è stata coniata dai media perché colpisce dopo lunghi viaggi aerei in posizione scomoda persone predisposte alla Trombosi per ragioni genetiche o acquisite. Colpisce anche i viaggiatori di classi superiori, ma meno frequentemente, perché sono più liberi di muoversi durante il viaggio. Può colpire anche dopo un lungo viaggio in auto, al caldo, senza soste e bevendo poca acqua.